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Quali sono le differenze tra il servizio di portierato e quello di vigilanza e quale scegliere in base alle proprie esigenze: una pratica guida per tutti.

I servizi di portierato e di vigilanza, offerti generalmente da aziende o agenzie di sicurezza, hanno un ruolo fondamentale nella protezione dei beni e delle persone, ma si differenziano significativamente per scopo e responsabilità. In questo articolo, ti aiuteremo ad effettuare una scelta sulla base delle tue necessità; esamineremo, infatti, le sostanziali differenze tra queste due figure che, pur avendo ruoli diversi, puntano allo stesso risultato: la tua sicurezza! Di fatto, il portierato è la chiave per un accesso sicuro, mentre il servizio di vigilanza tiene lontane le minacce.

IL PORTIERATO: L’ACCOGLIENZA CHE PROTEGGE

Il servizio di portierato presenta specifiche responsabilità:

  • I portieri sono responsabili del controllo degli accessi a edifici o aree specifiche; questo può includere la verifica delle identità delle persone che entrano, il monitoraggio degli schermi di sicurezza, la registrazione degli ospiti e la gestione delle chiavi o delle card di accesso.
  • Queste figure fungono, in varie occasioni, da punto di contatto tra gli ospiti/visitatori e l’edificio/azienda; gestiscono corrispondenza, pacchi, telefonate e richieste di informazioni.
  • Tra i compiti del portierato rientrano “il monitoraggio dell’impianto di allarme antintrusione e l’obbligo, in caso di allarme, di dare immediata notizia al servizio tecnico e ai soggetti individuati dal proprietario dell’immobile o dall’amministrazione per i necessari interventi”, come disposto dall’ANAC.

Nel 2018 il Tribunale di Milano ha ristabilito con una sentenza i confini tra le due mansioni, offrendo più spazio al portierato, che può essere impiegato anche in attività di vigilanza, custodia, pulizia, reception ecc…, purché rimanga un servizio che non implichi l’obbligo di difesa attiva degli immobili.

LA VIGILANZA: LA SCELTA PER UNA SICUREZZA ATTIVA

Le caratteristiche sostanziali della vigilanza sono:

  • La sicurezza attiva, che deve essere sempre garantita dai vigilanti; ciò può includere il patrolling, la sorveglianza costante e il compito di intervenire fisicamente in caso di emergenza o minaccia.
  • L’addestramento all’uso di dispositivi di sicurezza fisica, come sistemi di allarme, telecamere di sorveglianza avanzate e dispositivi di rilevamento del movimento.
  • la collaborazione con le forze dell’ordine: attraverso la comunicazione efficace, in particolare di informazioni importanti per la risoluzione dei casi.

Ai vigilanti, inoltre, possono essere affidati:

-la custodia dei cantieri installati per la realizzazione di opere pubbliche;

-i servizi di vigilanza con unità cinofile;

-i servizi di teleallarme;

– i servizi di telesoccorso;

-i servizi di vigilanza di depositi di esplosivi e sui mezzi di trasporto pubblico;

-i servizi di vigilanza fissa (piantonamento diurno e/o notturno ad un obiettivo) e quelli di vigilanza ispettiva (ispezione esterna e/o interna diurna e/o notturna ad uno o più obiettivi sensibili);

Il Tribunale milanese ha confermato la natura attiva del servizio di sicurezza della vigilanza e l’obbligo di autorizzazione prefettizia.

La scelta tra il portierato e la vigilanza dipende dalle tue specifiche esigenze di sicurezza: se necessiti di controllo degli accessi e gestione delle comunicazioni, scegli il portierato! Tuttavia, se hai bisogno di una sicurezza attiva, sorveglianza costante e protezione fisica, allora opta per la vigilanza! In molti casi, una combinazione di entrambi i servizi può offrire una protezione completa.  Ad esempio, un edificio può avere un portiere per il controllo degli accessi durante il giorno e vigilanti per la sicurezza attiva e per la sorveglianza notturna.

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